Il fumo può influire negativamente, soprattutto nelle prime settimane, sul buon esito implantologico.
Questo avviene perché le sostante contenute nelle sigarette e, comunque nel fumo, ritardano i meccanismi rigenerativi dei tessuti in quanto essi inibiscono l’attività cellulare e compromettono la vascolarizzazione periferica, per questo la perdita di impianti è doppia nei fumatori rispetto ai non fumatori.
Il paziente che intende sottoporsi a intervento implantare deve essere informato sull’eventuale rischio di perdere l’impianto e forse proprio il desiderio di risolvere il problema ‘denti’ con una protesi fissa mediante gli impianti potrebbe essere la giusta motivazione per porre fine al vizio del fumo.
In ogni caso l’ambiente-Bocca che deve ricevere un impianto deve tendere al più sano possibile ripristinando la salute delle gengive, eliminando il tartaro e sondando la profondità di eventuali tasche, decontaminandole e rimodellando il tessuto gengivale in modo da ottenere l’autodetersione ed evitando l’accumulo di batteri.
In conclusione il principio è che la bocca che ospita l’ impianto deve rispettare delle condizioni essenziali affinchè esso possa essere accolto e quindi osteointegrato senza alcuna infezione o complicazione susseguente.
Elio Bava
Medico chirurgo
Specialista in odontoiatria e protesi dentaria