SORRISO: COME SALVARLO DOPO IL DISTACCO TRAUMATICO DI UN DENTE
Capita spesso che venga da noi un paziente e che ci dica: ” mi si è rotto un dente “. Salvare un dente distaccato e relativo sorriso. Si tratta di un’operazione semplice, al paziente viene reimpiantato il proprio dente (non perso) sempreché sia immerso presto in una boccetta con latte e recandosi immediatamente dal dentista
Basta una caduta in bicicletta, una scivolata mentre si gioca a rincorrersi, un piccolo evento traumatico e in una frazione di secondo, si ha la spiacevole sorpresa di rialzarsi indenni ma con un dente in meno. I più a rischio sono certamente i bambini, anche se non sono rari i casi in cui anche gli adulti in seguito a un incidente (tipico sono quelli in moto) o un trauma accidentale devono fissare un appuntamento dal dentista.
Ma fino a che punto è possibile salvare un dente? La risposta ci viene dall’antico popolo dei Maya e da una tecnica, quella del reimpianto che è stata ripresa e perfezionata dallo stesso dottor Elio Bava (nella foto). I Maya curavano i denti al di fuori nella bocca, ne deriva che estraevano il dente malato, lo curavano e poi lo rimettevano al suo posto.
Condizione necessaria per un esito positivo di questa tecnica è di recuperare il dente e immergerlo immediatamente in una boccetta di latte.
La scelta non è casuale: il latte consente di conservare le cellule del legamento alveolo-dentale, ossia quel fascio di fibre che serve a tenere il dente ben saldo nell’osso, senza che si produca rigonfiamento cellulare.
Una volta consegnato il dente, il dentista si occuperà di attuare una terapia canalare sullo stesso partendo dagli apici, si passa poi alla ricostruzione della corona (se spezzata) e a un bagno antibiotico dell’elemento dentario.
Prima di reimpiantare il dente si provvede a un’accurata pulizia dell’alveolo e con una piccola ferula in resina lo s’immobilizza in maniera definitiva; dopo circa due settimane la ferula viene rimossa e il dente sarà ben saldo nella sua sede.
Come accennato nel sottotitolo, si tratta quindi di un’operazione semplice di 15-20 minuti al massimo, i vantaggi sono evidenti in quanto al paziente viene restituito il proprio dente (non perso) evitando poi di incorrere nell’inserimento di un impianto che tra le due è sicuramente più costoso
Elio Bava
Medico chirurgo
Specialista in odontoiatria e protesi dentaria