Si è tenuta lunedì 12 giugno, presso la sala ExEnpam di Via Torino 38, a Roma, la riunione sindacale di ANDI Roma. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati molti temi di interesse per la professione.
Tra gli argomenti di maggior interesse, troviamo il dibattito che tocca la medicina estetica in odontoiatria. La Presidente Sabrina Santaniello ha comunicato di aver ricevuto in data 7 Giugno 2017 una comunicazione da OMCeO Roma, nella quale si rende noto che la Serata Informativa sul tema “La medicina estetica in Odontoiatria”, prevista per mercoledì 21 Giugno 2017 ore 20.00 – 22.00 presso l’Ordine di Roma, è stata annullata in quanto la data dell’evento ricade delle elezioni ordinistiche, durante le quali è vietata l’organizzazione di qualsiasi evento culturale.
È inoltre giunta notizia di un esposto da parte del Collegio delle Società Scientifiche Italiane di Medicina Estetica al Ministero della Salute e al Consiglio Superiore di Sanità, nel quale le stesse vogliono ribadire il limite del territorio di competenza degli odontoiatri in fatto di medicina estetica, limite espresso dal Consiglio Superiore di Sanità nel 2015, e nel quale viene richiesto un intervento delle Istituzioni “teso alla attenta valutazione di detta iniziativa, al fine di scongiurare l’attivazione di percorsi formativi attivati con il supporto di Enti che la legge ha istituito per la tutela di cittadini i quali, da dette iniziative, riceverebbero solo nocumento”(cit.)
È stato dunque proposto di attuare una ufficiale richiesta di chiarimenti sul tema agli organi di competenza, al fine di definire la legittimità degli interventi di medicina estetica dell’odontoiatra nelle aree di competenza stabilite dalla legge 409/85, e chiarire in modo definitivo se il parere del CSS sia di natura indicativa, ovvero vincolante rispetto alla legge suddetta.
Inoltre, la Regione Lazio ha convocato un incontro con i rappresentanti di categoria odontoiatrica, fra i quali ANDI Roma, nel corso del quale è stato evidenziato il problema per motivi urbanistici del mancato rilascio del titolo autorizzativo da parte degli uffici regionali agli studi, ante 2007, che ne avevano fatto richiesta. La Regione ha riconosciuto che le valutazioni delle domande di autorizzazione e il rilascio dell’autorizzazione sanitaria all’esercizio debbano basarsi solamente sull’accertamento del rispetto dei “requisiti minimi” in ambito sanitario previsti per legge. Saranno dunque i singoli Comuni della regione Lazio a valutare l’eventuale esistenza di limiti urbanistici e catastali.
ANDI Roma ha poi riportato la notizia che è stato stabilito un percorso di formazione per la figura di ASO. La proposta della Presidenza del Consiglio, confermata dalla conferenza Stato-regioni, prevede un corso biennale della durata di circa 700 ore (300 teoria, 400 pratica). Gli ASO già in attività saranno confermati nella loro legittimità al ruolo solo se saranno in grado di esibire contributi previdenziali per un minimo di 36 mesi di attività, anche non continuativa, nell’arco degli ultimi 5 anni.
Si è anche parlato del DDL Concorrenza e del DDL Lorenzin e di come ANDI si stia mantenendo attiva nel dibattito, seguendo con attenzione ogni sviluppo.
La riunione si è conclusa informando i partecipanti della presenza di due nuove sezioni sul sito ANDI Roma (www.andiroma.it<https://urlsand.esvalabs.com/?u=http%3A%2F%2Fwww.andiroma.it%2F&e=5687255b&h=e6505fcf&f=y): sezione ‘Focus’ con le ultime attività della sezione romana in primo piano e sezione ‘Prenota subito’ con il calendario corsi 2017-2018. Inoltre, la Presidente ha informato che sono state attivate nuove convenzioni, presenti sul sito nell’apposita sezione “Convenzioni per i Soci”.