Dizionario Online
Che cos’è e in cosa consiste
AGOPUNTURA: Metodica, in alcuni casi, alternativa all’anestesia locale odontoiatrica mediante introduzione di aghi in punti definiti del nostro corpo
ALITOSI: Alito cattivo, dovuto spesso alle par odontopatie
ANAMNESI: Storia clinica del paziente a grandi linee
APICECTOMIA: Eliminazione chirurgica dell’infezione sotto la radice del dente
BAFFO: Apparecchio utilizzato nelle tecniche di ortodonzia per ritardare la crescita ossea dei mascellari
BITE: Piccolo apparecchio applicato dal dentista per evitare il contatto fra denti superiori ed inferiori
BRUXISTI: Vengono definiti con questo termine coloro che digrignano i denti durante la notte. Un disturbo derivante spesso da malocclusione dentaria o dalla perdita di denti che non vengono poi rimpiazzati.
CARIE: È la malattia dei tessuti duri del dente che porta alla loro progressiva distruzione. Si tratta di una malattia multifattoriale, che cioè vede la partecipazione di più componenti: batteri, residui alimentari e la condizione dei tessuti dentinali.
CEMENTO: È la parte del dente che si trova in profondità, verso l’osso mascellare. Il cemento riveste la radice.
COLLUTORIO; Miscela a base di acqua in cui vengono mescolate sostanze specifiche per terapie mirate. I più comuni sono destinati a combattere i batteri che si annidano tra il dente e la gengiva
CORONA: È la parte visibile del dente
DEGLUTIZIONE ATIPICA: Disturbo frequente nei bambini che consiste nel proiettare la lingua in avanti durante la deglutizione. Se non corretta in tempo, questa disfunzione può causare malformazioni dell’apparato masticatorio e malfunzionamento neuromuscolare
DENTI DA LATTE: Sono in totale 20. Dal loro stato dipende la salute dei denti definitivi. I denti da latte vengono definiti anche decidui
DENTI DEFINITIVI: Sono 32, suddivisi in 14 per arcata
DENTI DEL GIUDIZIO: Sono gli ultimi molari superiori ed inferiori. In tutto, quattro. La loro fuoriuscita, più tardiva rispetto agli altri denti, può causare dolore perché essi, non trovando lo spazio necessario, esercitano una pressione sulla gengiva o sui molari adiacenti.
DENTIFRICIO: Supporto indispensabile per l’igiene orale. Le sostanze pulenti, contenute nella componente solida, sono tenute in sospensione nella parte liquida
DENTINA: È la parte del dente che si trova appena sotto lo smalto. Al suo interno scorrono vasi sanguigni e nervi
DETARTASI: Cura per eliminare il tartaro. Può essere effettuata a mano o attraverso apparecchi ad ultrasuoni
DEVITALIZZAZIONE: Consiste nell’asportazione del nervo malato, cioè del tessuto vascolo-nervoso che si trova nel cuore del dente. Al posto del nervo, una volta effettuata l’asportazione, viene introdotta una pasta asettica.
DISCROMIE: Vengono indicate con questo nome tutte le alterazioni riguardanti il colore dei denti. Le discromie naturali sono causate in genere dall’invecchiamento, mentre latri fattori di discromia, a qualsiasi età, sono connessi all’uso di certi antibiotici o di fattori esterni, quali ad esempio il tabacco.
FILO INTERDENTALE: Filo speciale che pulisce gli spazi fra i denti non raggiungibili con lo spazzolino. Un uso costante e corretto del filo interdentale aiuta a prevenire la placca.
FLUORO: Elemento minerale di primaria importanza per la salute dei denti. Penetra, infatti, nelle parti dure come lo smalto, rafforzandone le difese rispetto all’attacco dei batteri. Il dentifricio al fluoro, che rende la dentatura più resistente all’azione della placca, libera fluoro attivo che genera un composto stabile calcio-fosfato, utile al ripristino dello smalto
FLUOROPROFILASSI: Applicazione locale del fluoro per rinforzare lo smalto dei denti. Può essere effettuata anche attraverso risciacqui con soluzioni di fluoruro di iodio. La fluoro profilassi è consigliata soprattutto nei bambini, negli adolescenti e nelle donne in gravidanza
GENGIVA ESTERNA: È la parte che circonda la corona del dente: il colletto
GNATOLOGIA: Scienza che si occupa di patologie della bocca, come quelle collegate alla mala occlusione
GOMMA DA MASTICARE: Quella senza zucchero va usata ogni volta che, dopo aver mangiato, non è possibile ricorrere all’uso dello spazzolino
GRANULOMA: Si tratta di un’evoluzione della carie definita “cronica”. La polpa si necrotizza, le tossine escono dalla radice, l’organismo reagisce formando una barriera che cattura i batteri: è il granuloma, che può restare “inattivo” per anni
IDROPULSORE: È un apparecchio elettrico che spruzza acqua su denti e gengive. Si usa dopo lo spazzolamento per eliminare i residui di cibo nascosti negli interstizi e risulta utilissimo a chi porta protesi fisse o apparecchi ortodontici fissi.
IMPLANTOLOGIA: È la tecnica protesica fissa più avanzata, che permette di sostituire solo i denti mancanti senza danneggiare quelli sani
INTARSI: Materiale biocompatibile che serve per otturare le carie. È formato da ceramica senza metallo
INVISALING: Sottile mascherina di plastica trasparente rimovibile usato in ortodonzia per raddrizzare i denti
LASER ODONTOIATRICO: Nuovo presidio tecnologico applicato all’odontoiatria che funziona emettendo un sottile raggio di luce ad alta energia. Può essere usato per la cura delle gengive e delle carie, sostituendosi talvolta al classico trapano
LOGOPEDIA: Terapia riabilitativa dei disturbi del linguaggio. La logopedia è consigliata quando c’è il sospetto che una malocclusione dentale sia stata procurata dal permanere di una deglutizione da latte
MAL DI DENTI: Sensazione dolorosa dovuta a fibre nervose che si trovano sotto lo smalto, al limite con la dentina. Questi recettori trasmettono il dolore al sistema nervoso centrale attraverso le fibre del trigemino
MALOCCLUSIONE: È la funzione primaria della nostra bocca: i denti, triturando il cibo, facilitano l’assimilazione delle sostanze da parte dell’apparato digerente. Tutti i denti partecipano a questa funzione distribuendo uniformemente il carico masticatorio sulle proprie superfici. Pertanto, anche un solo dente estratto, se non viene sostituito in tempo, può alterare la masticazione. Questo perché, non potendo masticare bene nel lato del dente estratto, si sovraccarica di lavoro l’altro lato, che col tempo si indebolirà
MENTONIERA: Apparecchio utilizzato nelle tecniche di ortodonzia per ritardare la crescita ossea dei mascellari.
NECROSI DEL DENTE: È collegato a vasi e nervi che fuoriescono dalla radice del dente. L’altra estremità di questo nervo raggiunge il cervello, dove viene trasmessa la sensazione del dolore durante il mal di denti
ORIFIZI APICALI: Si trovano all’estremità superiore de4lla radice. Dagli orifizi apicali fuoriescono nervi e vasi sanguigni che raggiungono il nervo mascellare
ORTODONZIA: Tecnica finalizzata alla normalizzazione del rapporto fra i denti, che può risultare alterato a seguito di fenomeni quali, ad esempio, la malocclusione. I trattamenti ortodontici – che vengono eseguiti attraverso l’inserimento di appositi apparecchi, fissi o mobili – sono efficaci soprattutto se intrapresi nell’infanzia, a partire dai sette anni d’età
ORTOPANTOMOGRAFIA: Radiografia panoramica dell’intera dentatura
OTTURAZIONE: Terapia della carie che si ottiene asportando preventivamente la dentina e poi ricoprendo il fondo della cavità con un prodotto protettivo
PARODONTITE: malattia di natura infiammatoria che colpisce le gengive e l’osso mascellare
PARODONTO: È l’insieme di fibre che legano il dente all’osso mascellare. Esse formano un vero e proprio legamento che circonda e protegge la radice. Il parodonto viene anche comunemente definito “radice interna”
PARODONTOPATIA: È la malattia che colpisce la gengiva e l’osso, cioè i tessuti che sostengono il dente. Al contrario della carie, diffusa tra i giovani, la par odontopatia è la causa principale della perdita dei denti tra gli adulti
PARODONTOSI: Malattia di natura degenerativa. Rientra nell’ambito delle par odontopatie
PH: Grado di acidità di una soluzione. Il ph ideale della bocca, per una corretta prevenzione dentale non deve superare il valore di 5,6
PIORREA: Fuoriuscita di pus dalle gengive. Si tratta di un fenomeno derivante dalla parodontite
PLACCA: Deriva da una pellicola che la saliva forma su ciascun dente. Quando nella pellicola cominciano a proliferare colonie di batteri, in presenza di un particolare microambiente, nasce la placca
POLPA DENTALE: È l’intreccio di nervi e vasi sanguigni che scorrono nel dente, al di sotto della dentina. La polpa, responsabile della vita del dente, ne rappresenta anche la parte più vitale. È qui, in pratica, che nasce il fastidioso mal di denti
PONTE DI BROOKLYN: Protesi fissa che ha come terminale di appoggio una minuscola placca adagiata sulla mucosa gengivale
PROTESI: Ricostruzione in porcellana della dentatura. Le protesi possono essere fisse o mobili
PULPITE: Si verifica nella terza fase della carie, quando l’azione distruttiva innescata dai batteri, dopo aver distrutto smalto e dentina, raggiunge la polpa dentaria, infiammandola
RADICE: È la parte non visibile del dente, che si trova dentro l’osso alveolare. All’apice della radice si trovano gli orifizi apicali.
REIMPIANTO: Si pratica soprattutto in caso di perdita del dente per trauma accidentale e consiste nel reimpianto del dente (preventivamente curato) dopo la ricostruzione della corona, la pulizia e la chiusura dei canali
RIVELATORI DI PLACCA: Compresse utili ad individuare le zone in cui si annida la placca batterica, che viene colorata di rosso
SBIANCAMENTO: Speciale trattamento, assolutamente indolore, che viene eseguito con sistema laser e conferisce nuova brillantezza al sorriso, eliminando le discromie
SIGILLATURA DEI SOLCHI: È la tecnica di copertura delle cavità e dei solchi della dentatura in cui potrebbe svilupparsi la carie e consiste nell’applicare sulla superficie masticatoria dei denti un sottilissimo strato di resina fluida per proteggerla dall’attacco di acidi, zuccheri e germi
SMALTO: È lo strato più esterno del dente. Si tratta del tessuto più duro che esista nel corpo umano ed è privo sia di cellule che di nervi
SPAZZOLINO: Va cambiato ogni due-tre mesi. I migliori hanno la testina corta, per raggiungere tutti i punti del cavo orale
SPLINTAGGIO: Tecnica che permette la fissazione temporanea dei denti vacillanti
TARTARO: Patina aderente formata dalla placca batterica in via di calcificazione. Il tartaro, che si presenta sia sopra che sotto le gengive, va tenuto sotto controllo in maniera regolare per evitare che si arrivi alle par odontopatie
VETRIFICAZIONE: Procedura effettuata dal laser odontoiatrico nelle carie profonde per evitare, dove possibile, la devitalizzazione
VITAMINA D: Il suo apporto è benefico per i denti. La vitamina D favorisce, infatti, l’assorbimento del calcio a livello gastrointestinale, l’equilibrio calcio-fosforo e la formazione di denti e ossa
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"Dopo un pericoloso incidente stradale, avevo perso tre denti; non sorridevo più ed ero caduta in depressione. Grazie al Dottor Bava, me ne sono stati impiantati e fissati altri tre, restituendomi un’ottima salute dentale, psicologica ed esteticità."
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